primarie flop

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2 » LA GIORNATA | IL FATTO QUOTIDIANO | Lunedì 7 Marzo 2016 » LUCA DE CAROLIS A ltro che festa della de- mocrazia, è stata guerra di verità oppo- ste: sui numeri. Fatta di cifre, foto e racconti incro- ciati. Ma alla fine a Roma han- no vinto in due, il renziano Giachetti e il generale flop. Le primarie di centrosinistra nella capitale, le più attese, hanno il profilo del falli- mento. Diverso da quello di Napoli, dove è andata be- ne. La Roma di- sturbata da piog- gia e grandine ha snobbato i gazebo con sei candidati ma due soli veri concorrenti, i dem Roberto Giachetti e Roberto Moras- sut. Ha stravinto il favorito, Giachetti: per lui quasi il 70 per cento. Attorno alle 23, il segretario del Pd del Lazio Fabio Melilli parla di un affluenza pari a circa 50mila votanti. Metà di quel- li che nel 2013 scelsero Igna- zio Marino come candidato sindaco. La cautissima soglia di sopravvivenza nelle stime dem era proprio a quota 50mi- la. Ma probabilmente è andata perfino peggio. Perché le pri- me stime ieri sera parlavano di 43mila persone, proprio come diffuso dai sostenitori di Mas- simo Bray, dalemiano doc a un passo dalla candidatura per il Campidoglio. Di certo spicca- no dati come quello di Ostia, dove alle 18 avevano votato in 1403, a fronte dei 5mila del 2013. E suonano come giustifica- te le preoccupa- zione del mini- stro renziano Graziano Del- rio che già in mattinata su Sk yt g24 a m- metteva: La bassa affluenza mi preoccupa. E POI CI SONO le parole e le im- magini dai gaze- bo. Ci sono i sussurri di una si- gnora sulla circonvallazione Ostiense (Roma Sud): Poca gente, delle primarie non lo sa- peva quasi nessuno. È mez- zogiorno, il gazebo è davanti a una chiesa. Ma altrove va peg- gio. In un paio di seggi sulla Portuense i militanti chiac- cherano, indisturbati. In piaz- za Vittorio, nel cuore della Chinatown romana, è quasi il deserto. Idem a San Lorenzo. Cè movimento in centro, nella sede di via dei Giubbonari. Un accenno di coda in un seggio a Testaccio. Ma di file vere neanche lombra. Pochi mino- renni (si poteva votare dai 16 anni in su). E pochi stranieri. Al I Municipio (centro) si era- no pre-registrati per andare ai gazebo appena in 50. E loro, i militanti, con lo sguardo allin- sù: Speriamo non piova. Alla fine piove, tanto, ed è una bella grana. Ma mica lunica. Giachetti va a votare a Mon- teverde. Ma il gazebo non è dentro il circolo di via Donna Olimpia, avverso a Orfini. Il commissario lo ha spostato pochi metri più avanti, forse come sanzione. E i ribelliper protesta offrono la colazione a tutti, con lex segretario roma- no, il deputato Marco Miccoli, a fare gli onori di casa. Giachet- ti se ne va in scooter, assediato pure dalle Iene. Il veltroniano Morassut incassa il voto di Eu- genio Scalfari. E in serata duel- la sui numeri con il comitato organizzatore. Il responsabile Giancarlo DAlessandro parla di 35-40mila votanti stimati alle 18.30. Il comitato Moras- sut racconta di 30mila ai gaze- bo fino alle 17. E rimarca: Dato non soddisfacente. Spunta il sorriso sulfureo di Massimo DAlema, davanti al suo seg- gio. Non ride invece Marino: Non sono andato a votare, sto lavorando al mio libro. Su Fa- cebook abbondano foto di seg- gi semi-vuoti, dal centro alle periferie. Molti li posta il grup- po per Braysindaco, Massi- mo facce innamora. Ragazzi dellassociazionismospiega- no. Girano per tutto il giorno a controllare i dati come si fa- ceva nel Pci. E alle 22 diffon- dono numeri da tregenda: Il risultato reale è tra i 38.500 e i 43mila votanti, dite la verità. Poco dopo, il Pd parla di 50mi- la. Comunque poco, comun- que un problema. Innanzitut- to per Orfini, sotto continuo assedio in un partito lacerato. Alle 9,30 già più votanti di quelli per le comunarie del M5srivendicava ieri. Chissà se basterà. © RIPRODUZIONE RISERVATA Spoglio al buio nei gazebo. Foto twittata dal senatore Stefano Esposito » GIAMPIERO CALAPÀ I l Pd è sconquassato, il limi- te non è nelle primarie ma nei democratici e nelle con- dizioni specifiche del partito romano. Il politologo Gian- franco Pasquino individua anche un colpevole con no- me e cognome: Non capisco che ci stia a fare Matteo Or- fini, non capisco perché il presidente dellassemblea nazionale sia a capo del par- tito romano. Le primarie a Roma questa volta non sono state un grande successo? Dal punto di vista numerico sono il segno di un declino e- vidente. Bisogna rilevare che questa consultazione avvie- ne, però, bella fase più bassa per il Pd romano, dove il fon- do è stato toccato ampia- mente. Il Pd non può cantare vittoria, ma deve rallegrarsi del fatto che ci sia ancora gente che, giustamente direi, pensa sia ancora giusto par- tecipare. Più che un atto di fede è ancora un tentativo di cercare di influenzare in qualche modo le scelte del partito. Un pomeglio è andata a Na- poli... Sì è un buon risultato. Forse perché lo scontro è stato vero, mentre a Roma non solo non hanno litigato, ma non si capivano le diffe- renze... Non volevano litigare a Ro- ma, rappresentavano fazioni di un partito debole, fragilis- simo, e hanno scelto di pre- sidiare le proprie nicchie senza scuotere nulla, ma se non infiammi il dibattito lin- teresse non si accende. E ora, come previsto, tocca a Roberto Giachetti. Bisogna vedere se adesso la sinistra del partito ingoia an- che questo rospo o si sposta su altro... M a s s i m o Bray, citan- do Gramsci, ieri ha quasi fatto capire di essere già in campo. Se si candida Bray e ha tutta la sinistra dalla sua parte, se Stefano Fassi- na rinuncia per capirci, le cose si complicano per il Partito democratico. Cè una cam- pagna elettorale da vivere ma potrebbe avere qualche possibilità lex ministro, per- ché oltre alla militanza di si- nistra avrebbe larghe fette di apparato dello stesso Pd dal- la sua parte. Non dimenti- chiamo che è molto vicino a M a s s i mo DAlema. Lei che è un esperto di p r i m a r i e , forse non funzionano più? Non direi pro- prio, il limite non è nelle primarie, ma in un Partito democratico sconquassato, soprattutto a Roma, dove non riesco a ve- dere grande rinnovamento nellazione del commissario Matteo Orfini, che è anche il presidente nazionale del partito, cosa già di per sè stra- vagante. È lui il colpevole? Non capisco perché Orfini sia il capo del partito roma- no, non capisco che ci faccia ancora là. Qualche consiglio per futu- re primarie? È una buona idea quella di far votare i sedicenni, ma oltre a farli votare regalerei loro u- na copia della Costituzione i- taliana. E va bene anche far votare gli immigrati, ma bi- sognerebbe migliorare la legge per farli diventare cit- tadini italiani. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gianfranco Pasquino LaPresse Sconfitti Orfini e un partito romano sconquassato L INTERVISTA Gianfranco Pasquino Il politologo: Il presidente nazionale non capisco che ci stia a fare ancora làIL CROLLO Ai gazebo del centrosinistra per il Comune solo 50 mila votanti, la metà del 2013. Ma per alcuni sono poco sopra i 40 mila Roma, primarie flop Giachetti vince nel vuoto I NUMERI La stampa tifosa passa dal boom al fallimento LEGEMONIA del neoconformismo renziano attec- chisce sempre più nei mezzi dinformazione. Tardo pomeriggio di ieri: lAnsa, principale agenzia di stam- pa nel nostro Paese, annuncia un servizio sulle pri- marie della Capitale dal titolo: In fila ai seggi, sfida Giachetti-Morassut . Il sito di Repubblica Roma av- vampa di entusiasmo e sforna dati bulgari di parte- cipazione, propagandati dai renziani. A sera inoltra- ta la correzione, sempre dallAnsa: Affluenza bassa a Roma. A volte bisogna arrendersi allevidenza. LEX MINISTRO DALEMIANO Bray pronto alla corsa Odio gli indifferentiMASSIMO BRAY è a un passo dal candidarsi al Campidoglio. Nelle prossime 48 ore lex ministro a Beni Culturali, dalemiano, dovrebbe presentarsi da candidato civico, in rappresentanza di liste civiche e di un pezzo della sinistra. Ieri su Facebook ha postato un passo di Antonio Gramsci: Credo che vivere vo- glia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. Lindifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vi- ta(..). Pare il preavviso di una candidatura. Diario INUMERI 102.000 Nellaprile 2013 in tanti votarono ai 223 seggi allestiti a Roma per le candidature al Comune: vinse Ignazio Marino 135.000 Sono i votanti nella sola Roma che si recarono ai gazebo per la sfida Bersani-Renzi del dicembre 2013 50.000 I votanti registrati dal Pd nella Capitale nella giornata di ieri, è il dato peggiore dallinizio della storia delle primarie Niente Marino L ex sindaco diserta: Non ho votato, lavoro al libro. Alle urne anche DAlema e Scalfari Se a sinistra arriva davvero una candidatura forte come quella di Bray allora sono guai seri per i dem

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  • 2 LA GIORNATA | IL FATTO QUOTIDIANO | Luned 7 Marzo 2016

    LUCA DE CAROLIS

    Altro che festa della de-m o c r a z i a , s t a t aguerra di verit oppo-ste: sui numeri. Fattadi cifre, foto e racconti incro-ciati. Ma alla fine a Roma han-no vinto in due, il renzianoGiachetti e il generale flop. Leprimarie di centrosinistranella capitale, lepi attese, hanno ilprofilo del falli-mento. Diverso daquello di Napoli,dove andata be-ne. La Roma di-sturbata da piog-gia e grandine hasnobbato i gazebocon sei candidatima due soli vericoncorrenti, i demRoberto Giachettie Roberto Moras-sut. Ha stravinto ilfavorito, Giachetti: per luiquasi il 70 per cento. Attornoalle 23, il segretario del Pd delLazio Fabio Melilli parla diun affluenza pari a circa50mila votanti. Met di quel-li che nel 2013 scelsero Igna-zio Marino come candidatosindaco. La cautissima sogliadi sopravvivenza nelle stimedem era proprio a quota 50mi-

    la. Ma probabilmente andataperfino peggio. Perch le pri-me stime ieri sera parlavano di43mila persone, proprio comediffuso dai sostenitori di Mas-simo Bray, dalemiano doc a unpasso dalla candidatura per ilCampidoglio. Di certo spicca-no dati come quello di Ostia,dove alle 18 avevano votato in1403, a fronte dei 5mila del

    2013. E suonanocome giustifica-te le preoccupa-zione del mini-stro renzianoGraziano Del-rio che gi inm a t t i n a t a s uS k y t g 2 4 a m-metteva : Labassa affluenzami preoccupa.

    E POI CI SONO leparole e le im-magini dai gaze-

    bo. Ci sono i sussurri di una si-gnora sulla circonvallazioneOstiense (Roma Sud): Po c agente, delle primarie non lo sa-peva quasi nessuno. mez-zogiorno, il gazebo davanti auna chiesa. Ma altrove va peg-gio. In un paio di seggi sullaPortuense i militanti chiac-cherano, indisturbati. In piaz-za Vittorio, nel cuore della

    Chinatown romana, quasi ildeserto. Idem a San Lorenzo.C movimento in centro, nellasede di via dei Giubbonari. Unaccenno di coda in un seggio aTestaccio. Ma di file vereneanche lombra. Pochi mino-renni (si poteva votare dai 16anni in su). E pochi stranieri.Al I Municipio (centro) si era-no pre-registrati per andare aigazebo appena in 50. E loro, imilitanti, con lo sguardo allin -s: Speriamo non piova. Allafine piove, tanto, ed una bellagrana. Ma mica lunica.

    Giachetti va a votare a Mon-teverde. Ma il gazebo non dentro il circolo di via DonnaOlimpia, avverso a Orfini. Ilcommissario lo ha spostatopochi metri pi avanti, forsecome sanzione. E i ribelliperprotesta offrono la colazione atutti, con lex segretario roma-no, il deputato Marco Miccoli,a fare gli onori di casa. Giachet-ti se ne va in scooter, assediatopure dalle Iene. Il veltronianoMorassut incassa il voto di Eu-genio Scalfari. E in serata duel-la sui numeri con il comitatoorganizzatore. Il responsabileGiancarlo DAlessandro parladi 35-40mila votanti stimatialle 18.30. Il comitato Moras-sut racconta di 30mila ai gaze-bo fino alle 17. E rimarca: Dato

    non soddisfacente. Spunta ilsorriso sulfureo di MassimoDAlema, davanti al suo seg-gio. Non ride invece Marino:Non sono andato a votare, stolavorando al mio libro. Su Fa -cebook abbondano foto di seg-gi semi-vuoti, dal centro alleperiferie. Molti li posta il grup-po per Braysindaco, Massi-mo facce innamora. Ragazzidellassociazionismo spiega -no. Girano per tutto il giorno acontrollare i dati come si fa-

    ceva nel Pci. E alle 22 diffon-dono numeri da tregenda: Ilrisultato reale tra i 38.500 e i43mila votanti, dite la verit.Poco dopo, il Pd parla di 50mi-la. Comunque poco, comun-que un problema. Innanzitut-to per Orfini, sotto continuoassedio in un partito lacerato.Alle 9,30 gi pi votanti diquelli per le comunarie delM5s rivendicava ieri. Chissse baster.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Spoglio al buio nei gazebo. Foto twittata dal senatore Stefano Esposito

    GIAMPIERO CALAP

    Il Pd sconquassato, il limi-te non nelle primarie manei democratici e nelle con-dizioni specifiche del partitoromano. Il politologo Gian-franco Pasquino individuaanche un colpevole con no-me e cognome: Non capiscoche ci stia a fare Matteo Or-fini, non capisco perch ilpresidente dellassembleanazionale sia a capo del par-tito romano.

    Le primarie a Roma questavolta non sono state ungrande successo?

    Dal punto di vista numericosono il segno di un declino e-vidente. Bisogna rilevare chequesta consultazione avvie-ne, per, bella fase pi bassa

    per il Pd romano, dove il fon-do stato toccato ampia-mente. Il Pd non pu cantarevittoria, ma deve rallegrarsidel fatto che ci sia ancoragente che, giustamente direi,pensa sia ancora giusto par-

    tecipare. Pi che un atto difede ancora un tentativo dicercare di influenzare inqualche modo le scelte delpartito.

    Un pomeglio andata a Na-poli...

    S un buon risultato.Forse perch lo scontro stato vero, mentre a Romanon solo non hanno litigato,ma non si capivano le diffe-re n ze . . .

    Non volevano litigare a Ro-ma, rappresentavano fazionidi un partito debole, fragilis-simo, e hanno scelto di pre-sidiare le proprie nicchiesenza scuotere nulla, ma senon infiammi il dibattito lin-teresse non si accende.

    E ora, come previsto, tocca aRoberto Giachetti.

    Bisogna vedere se adesso lasinistra del partito ingoia an-che questo rospo o si spostasu altro...

    M a s s i m oBray, citan-do Gramsci,ieri ha quasifatto capiredi essere giin campo.

    Se si candidaBray e ha tuttala sinistra dallasua parte, seStefano Fassi-na rinuncia percapirci, le cosesi complicanoper il Partitodemocratico. C una cam-pagna elettorale da viverema potrebbe avere qualche

    possibilit lex ministro, per-ch oltre alla militanza di si-nistra avrebbe larghe fette diapparato dello stesso Pd dal-

    la sua parte.Non dimenti-chiamo che molto vicino aM a s s i m oDAlema.

    Lei che unesperto dip r i m a r i e ,f o r s e n o nfunzi onanopi?

    Non direi pro-prio, il limiten o n n e l l eprimarie, ma

    in un Partito democraticosconquassato, soprattutto aRoma, dove non riesco a ve-

    dere grande rinnovamentonellazione del commissarioMatteo Orfini, che anche ilpresidente nazionale delpartito, cosa gi di per s stra-vagante.

    lui il colpevole?Non capisco perch Orfinisia il capo del partito roma-no, non capisco che ci facciaancora l.

    Qualche consiglio per futu-re primarie?

    una buona idea quella di farvotare i sedicenni, ma oltre afarli votare regalerei loro u-na copia della Costituzione i-taliana. E va bene anche farvotare gli immigrati, ma bi-sognerebbe migliorare lalegge per farli diventare cit-tadini italiani.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Gianfranco Pasquino La Pre ss e

    Sconfitti Orfini e un partito romano sconquassatoLI N T E RV I STA Gianfranco Pasquino Il politologo: Il presidente nazionale non capisco che ci stia a fare ancora l

    IL CROLLO Ai gazebo del centrosinistra per il Comune solo 50 milavotanti, la met del 2013. Ma per alcuni sono poco sopra i 40 mila

    Roma, primarie flopGiachetti vince nel vuoto

    I NUMERI

    La stampa tifosa passadal boom al fallimentoLEG E M O N I A del neoconformismo renziano attec-chisce sempre pi nei mezzi dinformazione. Tardopomeriggio di ieri: lAnsa, principale agenzia di stam-pa nel nostro Paese, annuncia un servizio sulle pri-marie della Capitale dal titolo: In fila ai seggi, sfidaG i a c h e t t i - M o ra ss u t . Il sito di Repubblica Roma av-vampa di entusiasmo e sforna dati bulgari di parte-cipazione, propagandati dai renziani. A sera inoltra-ta la correzione, sempre dallAnsa: Affluenza bassaa Roma. A volte bisogna arrendersi allev i d e n za .

    LEX MINISTRO DALEMIANO

    Bray pronto alla corsaOdio gli indifferentiMASSIMO BRAY a un passo dal candidarsi alCampidoglio. Nelle prossime 48 ore lex ministro aBeni Culturali, dalemiano, dovrebbe presentarsi dacandidato civico, in rappresentanza di liste civiche edi un pezzo della sinistra. Ieri su Facebook ha postatoun passo di Antonio Gramsci: Credo che vivere vo-glia dire essere partigiani. Chi vive veramente nonpu non essere cittadino e partigiano. Li n d i f fe re n za abulia, parassitismo, vigliaccheria, non vi-ta(..). Pare il preavviso di una candidatura.

    Diario

    INUMERI

    102 .0 0 0Nellaprile 2013 in tantivotarono ai 223 seggi allestitia Roma per le candidature alComune: vinse Ignazio Marino

    13 5.000Sono i votanti nella sola Romache si recarono ai gazebo perla sfida Bersani-Renzi deldicembre 2013

    5 0.0 0 0I votanti registrati dal Pd nellaCapitale nella giornata di ieri, il dato peggiore dalliniziodella storia delle primarie

    Niente MarinoLex sindacodiserta: Non hovotato, lavoroal libro. Alle urneanche DA le m ae Scalfari

    Se a sinistraarriva davverouna candidaturaforte come quelladi Bray allora sonoguai seri per i dem