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    REGIONE BASILICATA D i s t r e t t o A g r o a l i m e n t a r e d i Q u a l i t d e l M e t a p o n t i n o

    DISCIPLINARE

    DI PRODUZIONE INTEGRATA

    RUCOLA

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    REGIONE BASILICATA D i s t r e t t o A g r o a l i m e n t a r e d i Q u a l i t d e l M e t a p o n t i n o

    La produzione integrata un metodo di coltivazione che ha caratterizzato lo sviluppo del

    sistema agroalimentare lucano da ormai oltre un ventennio, dapprima con i programmi di

    lotta guidata e difesa integrata, successivamente con i disciplinari di produzione integrata,che hanno trovato la loro massima espressione applicativa nellambito delle misure

    agroambientali attivate ai sensi del Reg. Ce 2078/92.

    A questo impegno, profuso sul piano produttivo, non corrisposta una chiara riconoscibilit

    sul mercato, nonostante anche il settore distributivo si sia impegnato nel veicolare al

    consumatore i prodotti ottenuti con tali tecniche di produzione.

    In linea con gli indirizzi nazionali e comunitari, con la Misura 214 del PSR 2007-2013 si

    vuole consolidare e valorizzare le produzioni agricole ottenute con tecniche ecosostenibili

    convinti che la Produzione Integrata pu rappresentare un utile strumento di valorizzazione

    delle produzioni agroalimentari lucane in un mercato sempre pi attento a prodotti ottenutinel rispetto della salute degli operatori e dei consumatori e nella salvaguardia delle risorse

    ambientali.

    A tale scopo il Dipartimento Agricoltura, con la concertazione delle Organizzazioni dei

    Produttori e del Distretto agroalimentare di qualit del metapontino ha redatto, sulla base

    delle linee guida nazionali, i disciplinari di produzione integrata per 56 colture maggiormente

    rappresentative del territorio lucano, fra frutticole, orticole ed erbacee.

    Per tutti vale il principio della vocazione pedoclimatica dellarea, la conservazione della

    biodiversit, lavvicendamento colturale, la razionalizzazione degli apporti dei fertilizzanti,

    luso razionale dellacqua, il controllo integrato delle erbe infestanti e degli organisminocivi.

    Essi sono soggetti a continui aggiornamenti in base ai risultati della ricerca e della

    sperimentazione, e costituiscono le prescrizioni alle quali devono attenersi tutti gli agricoltori

    che aderiranno allAzione Agricoltura Integrata della Misura 214 e le Organizzazioni dei

    Produttori nellattuazione dei loro Programmi operativi. I disciplinari rappresentano inoltre

    un valido strumento tecnico di riferimento per tutti coloro che intendono commercializzare

    prodotti di qualit garantiti da marchi, anche territoriali.

    Sono pertanto gradite tutte le osservazioni e i suggerimenti, per rendere i disciplinari sempre

    pi completi e corretti, da parte degli operatori delle liere agroalimentari il cui coinvolgimento essenziale per ottenere unagricoltura pi rispettosa dellambiente e della salute dei

    consumatori.

    LAssessore allAgricoltura della Regione Basilicata

    Roberto Falotico

    INTRODUZIONE

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    I disciplinari di produzione integrata sono stati redatti da un gruppo di lavoro costituito da

    tecnici del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, dell Alsia, delle Organizzazione

    dei Produttori, del Distretto Agroalimentare di Qualit del Metapontino, della MetapontumAgrobios e del Consorzio Vivaisti Lucani, e rappresentano il documento base per lattivazione

    dellAzione Agricoltura integrata, prevista dal P.S.R. 2007-2013.

    Dalle ultime indagini, effettuate a livello nazionale, sulle tipologie dei prodotti e processi

    produttivi della liera ortofrutticola, emerge che le produzioni integrate rappresentano l84%,contro il 12% di quelle convenzionali e il 4% di quelle biologiche, (Reggidori 2008. Bologna).Si evince che le richieste dei consumatori e del sistema della commercializzazione rivolto

    chiaramente verso coltivazioni che seguono i processi produttivi dellAgricoltura Integrata.

    In questo contesto, il Distretto Agroalimentare di Qualit del Metapontino ha partecipato

    alla stesura dei disciplinari regionali al ne di adottarli nelle aziende del territorio di sua

    competenza e, per rendere pi efcace la loro applicazione, ha deciso di pubblicarli persingole colture, in volumetti di facile consultazione.

    Per tutte le colture sono state evidenziate le pi opportune tecniche agronomiche e di difesa

    integrata.

    Il Distretto, inoltre, ha avviato la procedura per la registrazione del marchio che potr

    essere utilizzato dai produttori del territorio che producono secondo le norme previste dai

    disciplinari e che abbiano le aziende certicate GLOBAL GAP. Le societ di certicazionescelte dalle aziende debbono essere accreditate presso il Distretto Agroalimentare di Qualit

    del Metapontino, che ne terr apposito elenco. LUtilizzo del marchio sar disciplinato da

    un regolamento di applicazione, approvato dalle istituzioni che ne certicano liscrizionenel registro delle imprese. Si convinti che sia importante legare le produzioni al territorio.La possibilit di certicare le produzioni del Distretto legandole al territorio con un marchiodi identicazione importante ai ni della commercializzazione, anche nellottica di unacerticazione territoriale.

    Un sentito ringraziamento va fatto al dr. Vincenzo Castoro e al dr. Carmelo Mennone per il

    lavoro che hanno fatto per la stesura di questi disciplinari.

    Un particolare affettuoso ricordo va al dr. Biagio Mattatelli, per tutti noi Biagio, scomparso

    in un pauroso incidente stradale assieme a Cosimo Barbaro mentre si recavano ad una

    riunione, con altri tecnici, per la redazione dei disciplinari.

    Il Presidente del Distretto Agroalimentare di Qualit del Metapontino

    Salvatore Martelli

    PRESENTAZIONE

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    Premessa

    Il metodo produttivo Agricoltura Integrata prevede lutilizzo di tutti i metodi e mezzi produttivie di difesa dalle avversit delle produzioni agricole, volti a ridurre al minimo luso delle

    sostanze chimiche di sintesi. La nalit principale di tali produzioni quella di coniugaretecniche produttive compatibili con la tutela dellambiente, garantendo, linnalzamento del

    livello di salvaguardia della salute degli operatori addetti al settore e dei consumatori con le

    esigenze tecnico-economiche dei moderni sistemi produttivi.

    I presenti Disciplinari di Produzione Integrata costituiscono gli impegni richiesti dalla misura

    214, azione 1 Agricoltura integrata del Programma di sviluppo rurale della regione Basilicata

    2007-2013 (Reg. Ce 1698/2005). Essi inoltre sono estesi alle produzioni integrate di cui allalegge regionale n. 14 del 27 aprile 1999, e allattuazione dei Programmi Operativi delle

    Organizzazioni dei Produttori (O.P.) presentati ai sensi del Reg. CE 2200/96.

    Nellapplicazione dei Disciplinari di Produzione Integrata devono comunque sempre essererispettate le norme obbligatorie relative in particolare:

    - Agli articoli 3-4 e 5 e allegati III e IV del Reg. CE 1782/2003, come recepite nellordinamento

    nazionale e regionale, (Condizionalit);- Programma dAzione della Basilicata per le zone vulnerabili da nitrati di origine agricola (DCR n.119 del 6 giugno 2006 e successive modiche e integrazioni);- Programma dAzione per la tutela delle zone ordinarie o non vulnerabili allinquinamento

    da nitrati di origine agricola (D.M. 7 aprile 2006), approvato con DCR n.293 del 17 luglio2007;- Programma dAzione per la tutela delle aree agricole riconosciute vulnerabili allinquinamento

    da nitrati di origine agricola (DGR n.286/06) ai sensi del D.lgs 152/99 di recepimento della

    Direttiva CE 91/676 denominata Direttiva nitrati, e successive modicazioni e integrazioni.Le indicazioni obbligatorie riportate nei Disciplinari di Produzione Integrata, sono pirestrittive di quelle riportate dalle succitate norme e in particolare per quanto concernela Disa tosanitaia il contollo dll instanti, lavvicndamnto coltal, lascelta varietale, la scelta del materiale di moltiplicazione e la fertilizzazione; in casodi contraddizione devono sempre essere rispettate le indicazioni pi restrittive.

    Le presenti norme sono oggetto di continua revisione e aggiornamento. Le aziendeadnti ai psnti disciplinai sono tnt allapplicaion dll nom tcnichaggiornate.

    Il testo che segue suddiviso in due parti:

    1. Principi generali2. Parte speciale

    I Principi Generaliper le Produzioni Integrate dettano un insieme di indicazioni inerenti lepratiche agronomiche e ladifesa delle colture e il controllo delle infestanti, nellottica di un

    minor impatto verso luomo e lambiente, consentendo di ottenere produzioni ecologicamente

    sostenibili e sono comuni a tutte le colture. I Principi Generali sono suddivisi in a) NormeTecniche Agronomiche Generali, b) Norme Tecniche Generali di Difesa tosanitaria e controllodelle infestanti e costituiscono rispettivamente la base di riferimento per la denizione indettaglio delle norme tecniche, agronomiche e tosanitarie, delle singole specie.

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    La Parte speciale riporta le indicazioni sotto forma di vincoli e consigli, speciche perciascuna coltura. Le norme tecniche, agronomiche e tosanitarie, riportano tutte quelle

    indicazioni ritenute necessarie al raggiungimento degli obiettivi della produzione integrata edi tutela ambientale, nel rispetto dei Principi Generali. Le norme tecniche sono relative allecolture frutticole, orticole ed erbacee.

    Linsim di Pincipi Gnali dll Nom tcnich dll singol spci costitiscil Disciplinare di Produzione Integrata di ogni singola coltura.Da tale struttura si evince che risulta fondamentale che le indicazioni contenute nella parte

    generale vengano considerate preliminari alla lettura della parte speciale.

    Per la denizione delle norme tecniche di difesa e controllo delle infestanti si fattoriferimento:

    1. alla Normativa tosanitaria attualmente in vigore;

    2. ai Principi e criteri deniti nella Decisione n. 3864 del 31 dicembre 1996 del ComitatoSTAR della Commissione Europea, con cui vengono approvati i Criteri generali per

    la denizione delle norme tecniche di difesa delle colture e controllo delle infestanti;3. alle Linee prevalenti per la difesa tosanitaria delle colture e il controllo delle

    infestanti, predisposte sulla base delle norme tecniche utilizzate dalle Regioni italiane

    per applicazione dei Piani Regionali di Sviluppo Rurale, in applicazione alla Misura

    2F) del Reg. CE n. 1257/99;4. alle Innovazioni tecniche recentemente messe a disposizione dalla ricerca pubblica

    e privata;5. alle linee guida contenute nel documento INTEGRATED PRODUCTION - Principles

    and techincal guidalines pubblicato sul bollettino - IOBC/WPRS - Vol. 16 (1) 1993;

    6. ai Criteri generali per la denizione delle norme tecniche di difesa delle colturee controllo delle infestanti approvate il 28 e 29 agosto 2007, dal Comitato DifesaIntegrata Nazionale, istituito con Decreto Ministeriale n.242/st del 31 gennaio 2005.

    Le norme contenute nelle singole schede di difesa e di controllo delle infestanti sono

    approvate dal Comitato Difesa Nazionale istituito con Decreto Ministeriale n.242/st del 31

    gennaio 2005.

    Le norme tecniche di difesa integrata e controllo delle infestanti sono realizzate sotto forma

    di schede riportanti, per singola coltura o gruppi colturali, le indicazioni tosanitarie piopportune comprese quelle che costituiscono obblighi per loperatore agricolo. Quelle che

    seguono nella parte speciale sono state approvate nella seduta del 6 dicembre 2007 dal

    Comitato Difesa Nazionale istituito con Decreto Ministeriale n.242/st del 31 gennaio 2005.

    I vincoli, allintno dl tsto, sono vidniati in gasstto ombggiato com sottoindicato a titolo di esempio:

    Non consntita la coltivaion di vait costitit o povninti da oganismi

    gnticamnt modicati (OGM).

    Le restanti indicazioni, pur non essendo obbligatorie sono da considerarsi funzionali all

    applicazione dei vincoli e comunque idonee al raggiungimento di un ottimale risultato tecnico

    e ambientale.

    Ai ni dllvidna dllapplicaion dll nom obbligatoia na tnta

    documentale in appositi registri.

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    Dogh ai disciplinai di podion intgataIn caso di eventi straordinari che determinano situazioni tosanitarie o agronomiche tali da

    richiedere un impiego di prodotti tosanitari o una tecnica colturale diversa o non previstanelle schede di coltura, possono essere concesse deroghe di carattere aziendale o, se la

    problematica coinvolge ampi territori, di valenza territoriale. In particolare, prima di autorizzare

    lesecuzione di un trattamento in deroga occorre vericare che la situazione tosanitariapresenti problematiche straordinarie tale da non poter essere risolta adottando le strategie

    tecniche o di difesa previste dalle norme tecniche. Le deroghe possono essere concesse solo

    su situazioni accertate e mai in modo preventivo rispetto al manifestarsi della problematica

    agronomica o tosanitaria. Le deroghe sono concesse dallUfcio Fitosanitario Regionale. Lerichieste devono essere inoltrate formalmente per lettera o via fax dalle aziende interessate

    o da loro delegati, o dai soggetti attuatori (progetti si assistenza tecnica, Organizzazioni deiProduttori, Distretti, ecc.). Le richieste devono essere formulate precisando:

    - lintestazione e lubicazione dellazienda/O.P./Distretti, ecc.;- la coltura o le colture per la quale si richiede la deroga;- la delimitazione della supercie o dellarea interessata alla deroga;- la tecnica alla quale si intende derogare e quella che si propone di adottare in alternativa.

    Per difesa e diserbo occorre precisare anche lavversit che si intende controllare;- le motivazioni tecniche che giusticano la deroga e la proposta alternativa.- nel caso di nuovi impianti occorre dichiarare limpossibilit a reperire materiale di

    moltiplicazione di categoria Certicato, oppure di categoria CAC o di Qualit CE, prodottosecondo le norme tecniche regionali, indicando le ditte vivaistiche contattate.

    Gruppo di lavoro

    I presenti Disciplinari di Produzione Integrata sono stati redatti da un gruppo di lavoro,coordinato dallUfcio Fitosanitario Regionale, composto da divulgatori agricoli e tecnicidel Dipartimento Agricoltura Sviluppo Rurale, Economia Montana, delle Organizzazioni dei

    Produttori (O.P.), dellAlsia, della Metapontum Agrobios, dei vivaisti associati Covil e delDistretto agroalimentare di qualit del metapontino. Lelenco completo dei componenti

    riportato in ultima pagina del documento Principi Generali.

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    Rucola

    Sclta dllambint di coltivaion vocaionalit

    Prima di realizzare limpianto indispensabile vericare lidoneit alla coltivazione della

    zona interessata. Occorre tenere presente che mentre lEruca sativaMill. si adatta a quasi

    tutti i diversi tipi di terreni, la Diplotaxis preferisce terreni tendenzialmente calcari. Nella

    successiva tabella sono riportati i valori di riferimento indicativi di un terreno destinato alla

    coltivazione della rucola.

    TAB. 1 Parametri da determinare sul campione di terreno

    Determinazione Pch impotant Valori indicativi di riferimento

    pH permette di conoscere la reazione chimica del terreno 5,5-6,5

    Tessiturapermette di risalire ai rapporti tra i diversi costituenti

    granulometrici (sabbia, limo, argilla) per permetterne unaclassicazione granulometrica

    medio impasto

    Calcare totale permette di rilevare il contenuto totale in calcare 2-10%

    Calcare attivopermette di rilevare la quantit di calcio, bicarbonato e

    carbonato di calcio maggiormente solubili nel terreno< 10%

    Sostana Oganicapermette di rilevare il contenuto in sostanza organica,

    una delle componenti pi importanti del terreno in quanto

    inuisce sulla fertilit chimico-sico-biologica

    da 1% per terreni sabbiosi a 3% perterreni argillosi

    Azoto totale

    permette di rilevare la quantit totale di azoto; in genere rappresentato per oltre il 98% da azoto di tipo organicoche, per essere reso disponibile alle colture, deve subire il

    processo di mineralizzazione

    -

    Fosforo assimilabilepermette di risalire alla quantit di fosforo disponibile per

    le colture

    10-20 ppm (Olsen)20-40 ppm (Bay-Kurtz)

    Capacit di scambiocationico (C.S.C)

    permette di determinare la capacit di un terreno ad

    immagazzinare gli elementi dotati di carica positiva (cationi)in forma libera per la nutrizione delle piante (scambiabile)

    da 10 a 20

    Potassio scambiabile rileva la frazione disponibile per lassorbimento radicale70-120 ppm con C.S.C.20

    Sodio scambiabile rileva la frazione disponibile per lassorbimento radicale 100ppm

    Calcio scambiabile rileva la frazione disponibile per lassorbimento radicale800-1800 ppm con C.S.C.20

    Magnesio scambiabile rileva la frazione disponibile per lassorbimento radicale70-120 ppm con C.S.C.20

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    Mantnimnto dllagocosistma natal

    La presenza di aree naturali non coltivate (siepi, lari alberati, aree boscate, specchi

    dacqua, ecc.) allinterno dellazienda fondamentale per garantire un importante serbatoio

    di organismi utili che rappresentano una fonte di biodiversit essenziale al mantenimento

    della stabilit del sistema. opportuno che tale supercie non sia al di sotto del 5% della

    Supercie Agricola Utilizzata (SAU). Una corretta gestione degli spazi naturali necessaria

    afnch questi possano esplicare appieno i propri effetti beneci. Nell impianto delle aree

    naturali non coltivate occorre privilegiare gli arbusti e gli alberi autoctoni. Nl tno

    destinato allo sviluppo delle piante spontanee occorre evitare qualsiasi intervento

    chimico, di lavoaion dl solo di combstion.

    Scelta varietale e del materiale di moltiplicazione

    Scelta varietale

    Vengono comunemente impiegate due tipologie di rucola:

    - La prima denominata coltivata (Eruca sativaMill.)

    - La seconda denominata selvatica (Diplotaxis spp.)

    La tipologia maggiormente diffusa per le sue caratteristiche di produttivit ed adattabilit

    anche allambiente protetto, quella coltivata.

    Non consntita la coltivaion di vait costitit o povninti da oganismi

    gnticamnt modicati (OGM).

    Scelta del materiale vivaistico

    Il matial di moltiplicaion p i novi impianti dv ss, almno allsam visivo,

    sostanzialmente privo di organismi nocivi da quarantena e di malattie pregiudizievoli la

    qalit, nonch di loo sintomi ch limitano la possibilit di tilialo com matial

    di moltiplicazione.

    Sistmaion ppaaion dl solo allimpianto alla smina

    La sistemazione del terreno deve essere effettuata tenendo conto della tessitura e fertilit del

    terreno, delle caratteristiche climatiche della zona e delle esigenze colturali della specie. Deve

    mirare ad una ottimale gestione delle risorse idriche, ad evitare fenomeni di ruscellamento e

    di asssia ed a favorire un celere sgrondo delle acque. Dovranno perci essere predisposte

    apposite reti di sgrondo creando, specialmente nei terreni tendenti allargilloso, scoline sia

    lateralmente che in testata agli appezzamenti. La rucola richiede unaratura alla profondit

    di circa 20-30 cm cui devono seguire le operazioni di amminutamento del terreno che

    consentono di controllare la nascita delle erbe infestanti e di limitare le perdite di umidit

    negli strati superciali.

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    Avvicendamento colturale

    La scelta colturale dovr tener conto che la rucola, denita come coltura da rinnovo, deve

    essere inserita in una idonea rotazione nalizzata al mantenimento della fertilit del terreno.

    obbligatorio adottare una rotazione almeno biennale, per una migliore salvaguardia

    della fertilit del suolo e per non incorrere in gravi problemi tosanitari e di stanchezza del

    terreno. A tal ne non far seguire la rucola a specie appartenenti alle famiglie delleApiaceae

    (carota, nocchio, prezzemolo, sedano, sedano rapa). Si raccomanda invece che la rucola

    segua colture di cereali o di leguminose.

    Per lordinamento delle successioni si raccomanda lattenzione alle operazioni colturali della

    coltura precedente, soprattutto per quanto riguarda il diserbo e la difesa dai parassiti.

    Semina, trapianto, impianto

    La coltivazione della rucola viene effettuata in epoche diverse, a secondo degli obiettivi di

    produzione e delle condizioni ambientali.

    La rucola si semina a righe o a spaglio, alcune volte anche in cubetti di torba pressata o in

    alveoli di polisterolo espanso per ottenere piantine da trapiantare, soprattutto in ambiente

    protetto, dallautunno a ne inverno.

    La semina a righe, distanti 3 cm, si effettua a macchina impiegando un quantitativo di seme

    leggermente inferiore rispetto alla semina a spaglio per la quale si impiegano 5-8 grammi

    di seme per metro quadro (0,8 grammi per metro quadro per la Diplotaxis), interrato a una

    profondit di 0,5 1,0 cm

    Gstion dl solo patich agonomich p il contollo dll instanti

    Il diserbo chimico nella coltivazione della rucola ammesso nei limiti previsti dal presente

    disciplinare.

    Fertilizzazione

    Limpostazione di un corretto piano di concimazione deve tener conto delle caratteristiche

    della specie, della variet, della fertilit chimica e sica del terreno e della gestione del suolo,

    tenendo presente che le lavorazioni meccaniche determinano, in genere, una riduzione

    della sostanza organica negli strati superciali del terreno. Le applicazioni dei fertilizzanti poi

    sono condizionate dallandamento climatico e dalla disponibilit di acqua irrigua. Si evince

    subito come la concimazione costituisca un aspetto tecnico molto complesso in quanto

    deve tener conto di tanti aspetti molto diversi tra loro e che interagiscono fra loro in modo

    diverso da un anno allaltro. obbligatorio pertanto approntare, almeno per azoto,

    osoo potassio, n piano di tiliaion annal, ch consnt lindividaion

    di tmpi, di modi dll qantit da distibi p ogni tiliant. P stabili

    pi cottamnt la concimaion obbligatoio tta lanalisi sica chimica

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    del terreno. Per ogni appezzamento omogeneo, dovranno essere determinati almeno

    i sgnti paamti: schlto, tssita (sabbia, limo, agilla), pH, calca total,

    calcare attivo, azoto totale, fosforo assimilabile, potassio scambiabile, sostanza

    oganica, calcio scambiabil, magnsio scambiabil, capacit di scambio cationico,

    sodio scambiabile.

    Si ritengono valide anche analisi, effettuate nei 5 anni precedenti limpianto stesso.

    Si consiglia di indicare in planimetria gli appezzamenti omogenei per tipologia prevalente di

    suolo (origine geologica, tessitura, morfologia e struttura).

    Le analisi saranno ripetute almeno ogni 5 anni. Dopo cinque anni dalla data delle analisi

    dl tno, occo ipt solo qll dtminaioni analitich ch si modicano

    in modo appabil nl tmpo (aoto total, osoo assimilabil, potassio

    scambiabil, sostana oganica, calcio scambiabil, magnsio scambiabil, capacit

    di scambio cationico, sodio scambiabil); mentre per quelle propriet del terreno che

    non si modicano sostanzialmente (scheletro, tessitura, pH, calcare attivo e totale) non

    sono richieste nuove determinazioni.

    Non prevista la ripetizione delle analisi del suolo solo nel caso in cui non vi siano apporti

    esterni di fertilizzanti.

    La concimazione di produzione deve mantenere nel terreno una disponibilit nutritiva

    proporzionale alle esigenze della pianta nelle diverse fasi fenologiche per ottenere un

    equilibrio tra attivit vegetativa e produttiva, evitando danni per immissione di residui nelle

    acque superciali e di falda.

    Essa deve essere effettuata sulla base delle asportazioni, delle disponibilit idriche e delle

    analisi del terreno.

    Le asportazione dipendono dalla produzione, destinazione dei residui e dalla gestione

    complessiva dellimpianto, come ad esempio interventi di sovescio, irrigazione con acqua di

    falda, con la quale possono essere apportati quantit importanti di azoto, ecc.. Tra i diversi

    fertilizzanti lAzoto lelemento al quale la pianta reagisce maggiormente, il cui apporto

    non deve superare le 90 unit per ettaro. obbligatorio il frazionamento dei fertilizzanti

    azotati;quanto pi frazionato sar il loro apporto tanto pi efciente sar la risposta della

    pianta. Si consiglia di apportare il 20% alla semina, 80% in copertura frazionato in 2-3

    interventi evitando comunque concimazioni tardive. Si deve porre la massima attenzione sul

    contenuto dei nitrati nelle parti eduli della pianta per evitare danni alla salute dei consumatori.

    Linterramento dei concimi fosfatici e potassici va effettuata allimpianto della coltura, in

    presemina oppure in pretrapianto. Relativamente al Fosforo sono sufcienti apporti massimi

    di 60 unit per ettaro. Il Potassio un elemento in genere ben presente nei nostri terreni,

    pertanto nonostante le elevate quantit asportate dalla pianta, il suo impiego deve essere

    limitato al mantenimento di un buon livello della frazione assimilabile: risultano sufcienti

    100 unit per ettaro.

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    REGIONE BASILICATA D i s t r e t t o A g r o a l i m e n t a r e d i Q u a l i t d e l M e t a p o n t i n oRUCOLA

    TAB.2 DOSI ANNuALI MASSIMe DI eLeMeNTI ferTILIzzANTI

    N

    kg/ha

    P2O

    5

    kg/ha

    K2O

    kg/ha

    90 60 100

    Irrigazione

    La rucola si adatta ad essere coltivata in terreni asciutti, per per ottenere migliori produzioni,

    foglie poco brose necessario assicurare un buon apporto idrico con frequenze maggiori

    sino alla completa emergenza delle plantule. Successivamente, gli interventi idrici saranno

    decisi in base ad una attenta osservazione della coltura, soprattutto in ambiente protetto.

    Raccolta

    La raccolta delle foglie pu avere inizio dopo circa 30 giorni dalla emergenza o dal trapianto,

    dipende dal periodo e dallambiente di coltivazione. Dopo il primo taglio, sfruttando la capacit

    di ricaccio della rucola, sono possibili ulteriori tre tagli ad un intervallo di 10-20 giorni per

    la Eruca sativa e di 15-30 giorni per la Diplotaxis spp. Si segnala che allatto della prima

    raccolta il taglio della foglia deve avvenire ad almeno 0,5 cm al di sopra del colletto per non

    danneggiare lapice vegetativo necessario per un pronto e abbondante ricaccio.

    Distibion di Podotti tosanitai

    Lazienda agricola deve mantenere le attrezzature di distribuzione in uno stato di funzionamento

    efciente e sottoporle a manutenzione periodica. Le attrezzature devono essere in corretto

    stato di efcienza. obbligatoio ch il contollo nional sia vicato almno ogni

    5 anni da na sttta iconoscita dallatoit rgional. I volumi di bagnatura

    utilizzati cambiano in funzione dell avversit e sviluppo fenologico. Si raccomanda lutilizzo

    di attrezzature che prevengano leffetto deriva, per esempio ugelli antideriva. Lattrezzatura

    deve essere accuratamente bonicata in ogni sua parte ogniqualvolta ci sia il rischio di

    possibili contaminazioni con sostanze attive non ammesse dal piano di protezione per la

    coltura. Le modalit di distribuzione dei prodotti tosanitari, di smaltimento dei residui del

    trattamento, delle acque di lavaggio e dei contenitori, compresi gli involucri e imballaggi

    devono essere effettuati nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e di tutela ambientale

    stabilite a livello comunitario, nazionale e regionale.

    Non pmsso il icoso a mi ai.

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    Difesaintegr

    atadellaRucola

    APIeN

    O

    CAMPO

    AVVerSITA

    CrITerIDIINTerVeNTO

    S.a.AuSILIArI

    LIMITAzIONIDuSO

    eNOTe

    CrITTOGAMe

    Peronospora

    Interventi

    agronomici:

    Prodottirameici(1)

    (1)Ip

    odottiamicisonocacianch

    (P

    hytophthorabrassicae)

    -ampie

    rotazioni

    co

    ntrolebatteriosi

    -distrug

    gereiresiduidellecoltureammalate

    Azoxystrobin(2)

    (2)Al

    massimo2intvntiptaglio

    -favorireildrenaggiodelsuolo

    indipndntmntdallavvsit

    -distanziaremaggiormentelepiante

    Iprovalicarb(3)

    In

    alternativaalPyraclostrobin

    -aerare

    oculatamenteserreetunnel

    (3)Al

    massimo1intvntoptaglio

    -usodi

    varietresistenti

    Metalaxyl-M

    (4)

    (4)Al

    massimo2intvntiptaglio

    Interventi

    chimici

    Inpienoc

    ampo

    itrattamentivanno

    Dodina

    programm

    atiinfunzionedellecondizioni

    climatiche

    (pioggefrequentiealtaumidit)

    predispon

    entilamalattia.

    Alternaria

    Interventi

    agronomici:

    Prodottirameici

    (A

    lternariaspp.)

    -Impiegodisemesano

    Tiram(

    1)

    -adottar

    eampiavvicendamenticolturali

    Dodina

    -allontanareiresiduidipianteinfette

    (1)Al

    massimo1intvntoptaglio

    Interventi

    chimici:

    indipndntmntdallavvsit

    -Inprese

    nzadisintomi

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    AVVerSITA

    CrITerIDIINTerVeNTO

    S.a.AuSILIArI

    LIMITAzIONIDuSO

    eNOTe

    Botrite

    (B

    otriotiniafuckeliana-

    Interventi

    agronomici:

    Dicloran

    Botrytiscinerea)

    -arieggiamentodellaserra

    Ciprodinil+

    Fludioxonil(1)

    (1)Al

    massimo3intvntiallanno

    -irrigazionepermanichetta

    indipndntmntdallavvsit

    -sestidim

    piantonontroppotti

    Boscalid+

    Pyraclostrobin(2)

    (2)Al

    masssimo2intvntiallanno

    Interventi

    chimici

    indipndntmntdallavvsit

    Itrattamentivannoprogrammatiinfunzione

    dellandam

    entoclimaticoedellecondizioni

    predispon

    entilamalattia.

    inaltnativaallAoxystobin

    Iprodione(3)

    (3)Al

    massimo1intvntoallanno

    indipndntmntdallavvsit

    O

    idio

    Interventi

    chimici:

    Zolfo

    (E

    rysiphe

    daeseguiretempestivamenteinfunzione

    dellandam

    entoclimaticotrattamentiallacomp

    arsa

    deiprimisintomi

    Azoxystrobin(1)

    (1)Al

    massimo2intvntiptaglio

    In

    altern

    ativaalPyraclostrobin

    cichoracearum)

    Fusarium

    Siconsiglialutilizzodisementiselezionate

    Fusariumipovirulento

    ceppoIF23

    (F

    usariumoxysporum)

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    AVVerSITA

    CrITerIDIINTerVeNTO

    S.a.AuSILIArI

    LIMITAzIONIDuSO

    eNOTe

    Sclerotinia

    (1)Al

    massimo1intvntoptaglio

    (S

    clerotiniaspp.)

    Interventi

    agronomici:

    Tiram(

    1)*

    indipndntmntdallavvsit

    rhioctonia

    -arieggiareleserre

    (2)Al

    massimo1intvntoptaglio

    indipndntmntdallavvsit

    (R

    hizoctoniasolani)

    -limitareleirrigazioniedevitareristagniidrici

    Dicloran(2)

    Pythim

    -eliminarelepianteammalate

    Boscalid+

    Pyraclostrobin(3)**

    So

    loSclotiniarhioctonia

    (P

    ythiumspp.)

    -utilizzare

    varietpocosuscettibili

    (Ciprodinil+

    (3)Al

    massimo2intvntiallanno

    -evitared

    ilesionarelepiante

    Fludioxonil)(4)**

    indipndntmntdallavvsit

    -

    avvice

    ndamenti

    colturali

    con

    specie

    poco

    suscettibili

    Iprodione(5)**

    in

    alternativaadaltrestrobilurine

    -ricorrereallasolarizzazione

    (4)Al

    massimo3intvntiallanno

    -effettuarepacciamatureeprosaturealte

    (5)Al

    massimo1intvntoptaglio

    indipndntmntdallavvsit

    Interventi

    chimici:

    *

    Au

    torizzatosoloperSclerotiniae

    Rizoc

    tonia

    -interven

    ireduranteleprimefasivegetative

    **AutorizzatosoloperSclerotinia

    allabas

    edellepiante

    fITOfAGI

    Azadiractina

    Adi

    (M

    yzuspersicae,

    Interventi

    chimici:

    Deltametrina(1)

    (1)Al

    massimo2intvntiptaglioco

    n

    Pit

    oidiindipndntmntdallavv

    sit

    Brevicorynebrassicae)

    Soglia:P

    resenza.

    Bifentrin(1)

    Le

    infestazionisono

    rilevantiin

    primavera

    ed

    in

    autunno;inestatesivericaunabbassamento

    Fluvalinate(1)

    (2)Almassimo1intvntocon

    neonicotinoidipertaglio/ciclo

    naturaled

    ellepopolazioni.

    Thiamethoxam(

    2)(4)

    indipndntmntdallavvsit

    Imidacloprid(2)(3)

    (3)Al

    massimo1intvntoallannos

    impie

    gatononinmiscelacoformulata

    (Imidacloprid+

    conC

    itin

    Ciutrin)(1)(2)

    (4)Al

    massimo4

    intvntiallanno

    (allannononpidi800gdiomlato

    comm

    cial)

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    AVVerSITA

    CrITerIDIINTerVeNTO

    S.a.AuSILIArI

    LIMITAzIONIDuSO

    eNOTe

    Altich

    (P

    hyllotretaspp).

    Soglia:P

    resenza

    Deltametrina(1)

    (1)Al

    massimo2intvntiptaglioco

    n

    pit

    oidiindipndntmntdallavv

    sit

    Aleurodidi

    (T

    rialeurodes

    va

    porariorium,

    Interventi

    meccanici:

    Piretronaturale

    Bemisiatabaci)

    -utilizzar

    eidoneeretiperschermaretuttele

    apertured

    elleserrealnedidiimpedirelingresso

    degliadultidialeirodidi

    Buprofezin

    Azadiractina

    (1)Al

    massimo1intvntoptaglio

    -esporre

    pannelligialliinvischiatidicollaperil

    monitorag

    giodegliadultidialeirodidi

    (Imidacloprid+

    indipndntmntdallavvsit

    Ciutrin)(1)

    Interventi

    sici:

    -utilizzare

    plastichefotoselettiveconeffetto

    repellente

    pergliinsetti

    Interventi

    chimici:

    -presenza

    Nottogliai

    (M

    amestrabrassicae,

    Interventi

    chimici:

    Bacillusthuringiensis

    Phaloniacontractana,

    Infestazio

    negeneralizzata

    Azadiractina

    Autographagamma)

    Piretronaturale

    Deltametrina(1)

    (1)Al

    massimo2intvntiptaglio

    Bifentrin(1)

    indipndntmntdallavvsit

    Etofenprox(2)

    (2)Al

    massimo1intvntoptaglio

    (Imidacloprid+

    indipndntmntdallavvsit

    Ciutrin)(2)

    Spinosad(3)

    (3)Al

    massimo5intvntiallanno

    indipndntmntdallavvsit

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    AVVerSITA

    CrITerIDIINTerVeNTO

    S.a.AuSILIArI

    LIMITAzIONIDuSO

    eNOTe

    Tentredini

    Deltametrina(1)

    (1)Al

    massimo2intvntiptaglioco

    n

    (A

    thaliarosae)

    Interventi

    chimici

    pit

    oidiindipndntmntdallavv

    sit

    Interveniresullegiovanilarve

    Tripidi

    Interventi

    chimici

    (1)Al

    massimo2intvntiptaglioco

    n

    (T

    hripstabaci,

    Interveniresullegiovanilarve

    Acrinatrina(1)

    pitoidiindipndntmntdallavvsit

    Frankliniellaoccidentalis)

    Spinosad(2)

    (2)Al

    massimo5intvntiallanno

    indipndntmntdallavvsit

    Acari

    (T

    etranychusurticae)

    Soglia:

    Abamectina(1)

    (1)Al

    massimo1

    intvntoptaglio

    Inpresenzadiprecocifocolaidiinfestazionec

    on

    evidentia

    reedecoloratedellefoglieinassenzadi

    predatori

    in

    dipndntmntdallavvsit

    Miridi

    Interventi

    agronomici:

    (L

    ygusrugulipennis)

    Evitarelo

    sfalciodeifossiedeipratiadiacenti

    le

    colturene

    lperiodoLuglio-Agosto

    Soglia:

    Presenza.

    Etofenprox(1)

    (1)Al

    massimo1intvntoperciclo

    colturale

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    AVVerSITA

    CrITerIDIINTerVeNTO

    S.a.AuSILIArI

    LIMITAzIONIDuSO

    eNOTe

    Liriomiza

    Sicon

    sigliadiinstallaretrappolecromotropiche

    gialle.

    (L

    iriomyzahuidobrensis)

    Interventi

    chimici:

    Soglia:

    Contoqstaavvsitalmassimo2

    interv

    entiperciclocolturale

    Accertata

    presenzadiminesottoepidermiche

    o

    punturedinutrizionee/oovodeposizioni.

    Ciromazina(1)

    Abamectina(1)

    (1)Al

    massimo1intvntopciclo

    colturale

    Azadiractina

    Piretrine

    Spinosad(2)

    (2)Al

    massimo2intvntipciclo

    colturale

    M

    osca

    Deltametrina(1)

    (1)Al

    massimo2intvntiptaglioco

    n

    (D

    eliaradicum)

    Interventichimici:

    pitoidiindipndntmntdallavv

    sit

    -soloinc

    asodigraveinfestazionesullegiovani

    piantinetrapiantate

    Limacce

    Distibilschlngolasc

    intere

    ssate

    (H

    elixspp.,

    Interventi

    chimici

    Metaldeideesca

    Cantareusaperta,

    Trattarea

    llacomparsa

    Methiocarbesca

    Helicellavariabilis,

    Limaxspp.,

    (A

    griolimaxspp.)

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    20

    ControlloIntegratode

    lleinfestantidellaRucola

    ePOCA

    INfe

    STANTI

    SOSTANz

    eATTIVe

    %d

    iS.a.

    lokg/ha

    NOTe

    Presemina

    GraminaceeeDicotiledoni

    Propizamide

    36

    4,5

    Benuralin

    19,2

    5-6

    Glifosate

    30,4

    1,5-3

    Glufosinateamm

    onio

    11,3

    3

    4-7

    Gram

    inacee

    Cicloxidim

    21

    1-1,5

    Postemergenza

    GraminaceeeDicotiledoni

    Propizamide

    36

    4,5